Sò che questo post è molto tecnico e a qualcuno risulterà ostico, ma essendo certo che la conoscenza di un materiale passa attraverso il suo ciclo produttivo sono sicuro che molti di voi lo troveranno interessantissimo. L'argomento trattato non è una mia ricerca ne fa parte delle mie conoscenze, è grazie a Stefano Corinaldesi che mettendo a disposizione un suo brevetto ci da la possibilità di capire il ciclo di recupero delle bottiglie di acqua in tutte le sue componenti (bottiglia PET, tappo PE, etichetta PE o carta), un ciclo che vede eliminate alcune fasi di lavorazione, i trasporti che ne sarebbero conseguiti e la possibilità di produrre, tramite presse ad iniezione direttamente nelle aziende di recupero, oggetti di vario tipo, tutto questo produce minor costi e minor inquinamento. Stefano Corinaldesi è un libero professionista operante nel settore delle materie plastiche con esperienze professionali e relativo background di tutto rispetto, tra le sue esperienze vi è la direzione di una importante azienda italiana che da 30 anni opera nello stampaggio ad iniezione di materiali termoplastici. La sua passione per le materie plastiche lo ha portato ad alcuni importanti brevetti e a vincere premi per l'innovazione tecnica di prodotti e produzione. Ci sarebbe molto altro da scrivere sulle sue esperienze e ricerche ma per ora accontentiamoci del suo brevetto sicuri che in futuro ci regalerà altri importanti contributi. Chiunque voglia contattare Stefano Corinaldesi può farlo tramite la sua mail corinaldesi@live.it.
Descrizione del processo di riciclo delle bottiglie
Descrizione del processo di creazione delle bottiglie di acqua:
1. Vengono stampate le provette ad iniezione utilizzando materiale PET in granuli di prima scelta. Le provette hanno dimensioni tipo (fiale per analisi ematologiche) per ridurre al minimo i costi di trasporto verso le aziende che imbottigliano l’acqua minerale. Il materiale PET da cristallino diventa amorfo. (Injection pipes from granulate of PET).
2. Le provette vengono riscaldate e soffiate per generare la bottiglia finita. (Blow Moulding)
3. Le bottiglie vengono riempite d’acqua. (Filling)
4. Le bottiglie vanno vendute su mercato e poi smaltite con la raccolta differenziata. (Market)
Descrizione dell’attuale processo di recupero delle bottiglie
5. Raccolta differenziata con separazione delle bottiglie in PET dal resto della plastica.(Waste
Collected)
Trasporto della merce da selezionare presso centri specializzati per il recupero del PET
6. Granulazione delle bottiglie complete di etichette e tappi. (Milling)
7. Separazione delle etichette in PP o PVC o HDPE e del tappo in PP o HDPE dal PET delle bottiglie. I tre materiali non sono tra loro chimicamente compatibili. La separazione avviene introducendo il materiale macinato in una vasca d’acqua e tramite la differenza di peso specifico vengono prelevate le scaglie di PET.(Separation and Washing)
8. Cristallizzazione delle scaglie PET in quanto il materiale amorfo non è possibile stamparlo ad iniezione (il materiale da cristallino era diventato amorfo durante lo stampaggio delle provette). (Crystallization of PET flakes)
9. Stampaggio ad iniezione. (Re-Injection)
Descrizione della soluzione brevettata per un nuovo processo di recupero delle bottiglie d’acqua
Esecuzione delle fasi di recupero attuale delle bottiglie a differenza di
Fase 5 viene mantenuta
Fase 6 viene mantenuta
Fase 7 viene eliminata
Fase 8 viene eliminata
Fase 9 viene mantenuta (i tre tipi differenti materiali vengono miscelati insieme con un apposito additivo che li rendono chimicamente compatibili)
Vantaggi:
1. Eliminazione delle fasi 7 e 8 (un impianto necessario per tali fasi costa circa 3 milioni di Euro)
2. Eliminazione dei costi di trasporto presso centri specializzati per il recupero del PET (tra fase 7 e fase 8)
3. Possibilità di installare presso gli attuali centri di gestione e recupero rifiuti non pericolosi (metallo e plastica) piccole unità produttive con presse ad iniezione classiche per produrre articoli direttamente dalle bottiglie selezionate.
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