martedì 27 dicembre 2011

Articoli di Cancelleria in Keorex, continua la filiera di eco-soluzioni di Keo.

Dopo la creazione di MrPet, innovativo sistema che premia l’impegno dei cittadini nel processo di raccolta delle bottiglie in PET, lo sviluppo del Keorex®, materiale derivante al 100% da scaglia di PET recuperato post consumo, con il quale viene prodotta da Origine una linea di strumenti per la spesa chiamata eko-logic®, è la volta della linea di articoli di cancelleria Greenlogic di Maped.

E' una linea composta da righelli e temperini, le cui parti plastiche sono realizzate in KEOREX®, le forme sono eleganti e pensate principalmente per i ragazzi di scuola, infatti grazie agli spigoli arrotondati diventano più sicuri e maneggevoli.

Il valore aggiunto di questi oggetti è dato dalle caratteristiche di trasparenza del KEOREX®, materiale le cui potenzialità in termini di sintesi tra la bellezza del design e l'esigenza della sostenibilità trovano in questa linea un'applicazione perfetta.

Impara a creare gioielli con la plastica delle bottiglie.

Vi presento un nuovo ed interessante CD di Cristina Sperotto, vi aiuterà nella creazione dei vostri gioielli.

Il CD, così come viene descritto da Cristina nel suo Blog contiene:
"132 pagine (!) in formato PDF con MOLTISSIME e DETTAGLIATISSIME foto, correlate da chiare spiegazioni ed esempi di applicazioni (nonchè tutte le risposte alle domande più frequenti che mi vengono poste sulla gestione delle bottiglie di plastica) per imparare a creare da Voi collane, ciondoli, orecchini, spille, decorazioni... Insomma, tutti i laboratori - e davvero molto di più credetemi - che ho presentato in fiera Abilmente alla scorsa edizione di marzo dedicata ai monili e ai bijoux. E TUTTO RICICLANDO LE BOTTIGLIE DI PLASTICA! Massima femminilità = zero spesa :-) Non per voler tirare acqua al mio mulino, ma si tratta davvero di un lavoro molto completo."


Se volete approfondire l'argomento bijoux e capire cosa è possibile fare con il PET date un occhiata a questi particolari gioielli di Wanda Romano, l'unico limite è la vostra manualità e la vostra creatività.

domenica 30 ottobre 2011

Le lampade in Pet di Thierry Jeannot.

Riusare il PET per costruire lampade è uno dei modi per nobilitare il materiale, così da poterne apprezzare la sua migliore caratteristiche, la trasparenza.

In molti dei post (1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6) presenti in questo blog abbiamo visto lampade che sfruttando questa caratteristica mescolata alle altre che ha il PET, come la lavorabilità e la scala cromatiche quasi infinita, hanno dato ottimi e in alcuni casi eccellenti risultati.

Thierry Jeannot, designer di Città del Messico, invece, del Pet, ne sfrutta principalmente la riflessione, addirittura a volte opacizzando dall'interno le parti di bottiglie, sapientemente scelte e tagliate, che diventano non i diffusori ma la vestizione dei sostegni, come le lampade e i lampadari della tradizione veneziana.

Il lavoro svolto da Jeannot oltre che ricerca e progetto è principalmente processo, essendo stato impressionato dallo sfruttamento delle persone dei quartieri poveri di Città del Messico, molto spesso bambini, costretti a vivere nelle discariche per recuperare materiali da riciclare e poi rivendere, ha pensato di creare opportunità di lavoro dignitoso per più persone possibili coinvolgendoli nella ricerca e produzione di lampade riusando PET.

Un lavoro creativo, utile per l'ambiente, con interessanti risvolti sociali e ci auguriamo da stimolo per ripensare il futuro dell'impresa.

Parte dei lavori di Thierry Jeannot sono visibili sul suo blog, Urbancrafts.

sabato 15 ottobre 2011

Come costruire una bottiglia-filtro per depurare l'acqua.

Il progetto di David Rainbird "Bottlefilter" ri-pensa ri-usando un sistema casalingo per depurare l'acqua.
I piccoli depuratori domestici, come bottiglie e caraffe, ormai di uso comune, favoriscono il consumo di acqua del rubinetto riducendo notevolmente l'uso di bottiglie in PET, auspicando una sempre più larga diffusione di prodotti riutilizzabili utili alla riduzione dei rifiuti, vogliamo andare oltre, creando un depuratore riusando una bottiglia in PET da 2 litri, per fare questo ci viene in aiuto David Rainbird con Bottlefilter.

Il congegno è semplice e facilmente realizzabile in casa, basta riusare una bottiglia in Pet da 2 litri, tagliarla in tre parti, alla base del collo e poco sopra la metà, ricomporre i tre pezzi come in figura avendo cura di dimensionare il foro dove inserire un filtro classico di depurazione facilmente reperibile in commercio.

Facile no!
Abbiamo già parlato di bottiglie con filtro trasportabili, composte da PET riciclato in questo post.
Fonte: Designboom

giovedì 22 settembre 2011

Rethink Concepts, grucce con bottiglie di PET.

Si sperimentano sempre nuovi modi per riusare le bottiglie in Pet, ovviamente sarebbe stato meglio non averle mai inventate data la fine che stanno facendo, si trovano ormai ovunque, galleggiano in tutti i mari, hanno invaso il pianeta e riusarle è un modo per toglierne di mezzo quanto più è possibile.

Il progetto, che stiamo per mostrarvi, è del designer Xuan Yu, non nuovo al riutilizzo delle bottiglie in PET, che con una semplice intuizione, crea un gancio con due alloggiamenti a vite dove avvitare due bottiglie di PET, formando così una gruccia resistente e comoda.

Da oggi sarà più semplice poter portare con se un po di grucce con
Rethink Concepts, mettere in valigia qualche gancio e al momento giusto reperire le bottiglie, comporre, e le grucce sono pronte.

il costo del gancio e di circa 8 dollari dei quali il 10% saranno destinati ad un progetto di beneficenza che servirà a portare acqua pulita e potabile a chi ne ha bisogno principalmente in paesi in via di sviluppo.

lunedì 15 agosto 2011

ADNpet, una forma, vari usi, tutto in PET.

ADNpet è un progetto di Sofia Montero, nato all'interno del Workshop di progettazione "Taller Mercado II" diretto dal Prof. Alex Blanch e promosso dall'Università Cattolica di Santiago de Chile, sviluppato nel tempo con interessanti risvolti creativi in parte già indagati dalla stessa Sofia.


Il modulo base è una sfera, realizzata componendo più fondi di bottiglia tenuti insieme da rivette di alluminio tali da creare una forma chiusa, molto resistente, capace di sostenere molto peso, utilizzabile sia come elemento singolo per lampade o sostegni, sia in composizione con altri moduli base liberando la fantasia alle più svariate forme.

Un altra variante che Sofia Montero propone, sempre utilizzando la stessa tecnica ma con i colli delle bottiglie, permette la composizioni di contenitori utilizzabili come portapiante o centrotavola.

Le foto, fatte molto bene, descrivono in maniera ecclellente la forma e i vari usi.

sabato 16 luglio 2011

Confezioni regalo? In Pet!

Semplici, veloci, pratiche, ecologiche, sono queste le caratteristiche principali delle scatole create da Veroicono, progettista di Buenos Aires, appassionata di riuso.

La semplicità di realizzazione delle scatole è la vera forza di questo interessante progetto, basta selezionare le bottiglie di PET, scegliendo quelle che abbiano poche scanalature, dopo averle segnate con un pennarello indelebile, praticare i tagli e le piegature e senza utilizzare ne colla ne effettuare cuciture sarà possibile creare le scatole che si preferisce, nel nostro caso tre tipi.

Seguendo i consigli di Veroicono sarà tutto più semplice! Buon divertimento!

Un altro modo per fare delle scatole, di qualunque dimensione, è spiegato in questo post!

venerdì 10 giugno 2011

Giardino verticale, in PET da riciclo con Woolly pocket.

Da un po di anni assistiamo all'evoluzione di tecniche e sperimentazioni per la creazione di verde verticale, molti si stanno occupando, in professionale e non, di sviluppare questa pratica per dare dignità a spazi urbani o della propria casa ma chi ha fatto di queste tecniche un arte e l'ha resa visibile a un vasto pubblico è Patrick Blanc, un artista francese che grazie al lavoro sinergico con i più importanti ed innovativi studi di architettura ha dato forma e valore ad intere pareti di imponenti costruzioni, caratterizzando spazi pubblici e privati, rendendo verdi e vivi parti di edifici e spazi urbani con poca possibilità di verde classico o orizzontale.

In questo post vediamo un modo semplice per riprodurre in casa o in terrazza dei piccoli giardini verticali utilizzando Modular Living Wall System, delle tasche di PET da recupero.

Prodotte dalla Californiana Woolly Pocket Garden Company questo sistema modulare di tasche da parete sono composte da uno strato completamente isolante, quello che poggia sul muro, in modo da evitare che il muro venga rovinato dall'umidità, il lato anteriore è invece traspirante, così da favorire l'evaporazione dell'acqua in eccesso e all'interno di uno strato di feltro che trattiene l'umidità più a lungo così da innaffiare meno spesso.

Con il tempo le piante, che dovranno essere scelte in modo accurato, copriranno completamente le tasche, riproducendo una parete apparentemente naturale.

Una tasca misura all'incirca 56X33 cm si possono mettere in serie ed essendo morbide e dotate di un passaggio per un tubo d'irrigazione goccia a goccia consentono di ricoprire qualsiasi superficie.
L'azienda produce anche altri prodotti altrettanto interessanti, The Modulr Garden (vasi modulari da giardino) e Freestanding Pockets (piccoli vasi per piccoli spazi).