lunedì 21 febbraio 2011

Kondenskompressor, La tecnica di irrigazione a goccia solare.

Vista la crescita costante della popolazione, l'acqua dolce sta diventando sempre più scarsa, una frazione importante di questa viene utilizzata per l'irrigazione delle colture, gran parte dei sistemi di irrigazione sono spesso inefficaci sprecandone una notevole quantità, i sistemi di irrigazione più efficienti ci sono, come i sistemi a gocciolamento, ma sono costosi e quindi a disposizione di pochi agricoltori soprattutto nei paesi economicamente svantaggiati.
Il sistema di filtraggio solare vuole cambiare questa immagine, fornendo un sistema di irrigazione molto efficiente, semplice ed economico da installare, capace di aiutare milioni di agricoltori in tutto il mondo, favorendo un aumento della produzione con molta meno acqua.



Che cosa è quindi Kondenskompressor?
La goccia solare, noto anche con il nome di Kondenskompressor, è una tecnica d'irrigazione volta a conseguire un utilizzo ottimale di acqua utilizzando l'energia del sole come motore del movimento e distillazione dell'acqua. Si tratta di un sistema sorprendentemente semplice ed efficace con cui è possibile ridurre la quantità di acqua per l'irrigazione fino a 10 volte rispetto ai sistemi di irrigazione tradizionali. Si parla di distillazione perché il sistema ha anche il vantaggio di consentire l'utilizzazione di acque salmastre o di mare.


Il materiale base per la realizzazione di kondenskompressor sono le bottiglie in plastica PET. La realizzazione e l'installazione è molto semplice ed accessibile sia in agricoltura sia per uso domestico. Si richiede inoltre un minimo di manutenzione necessaria solo per riempire il serbatoio d'acqua, quando necessario, ed estirpare le piante che sono state capaci di crescere all'interno del Kondenskompressor. Applicando questa tecnica le piante si sviluppano usando solo la quantità necessaria di acqua, evitando l'evaporazione che normalmente non viene sfruttata.
Come fare un Kondenskompressor e applicare la tecnica della goccia solare?

Per fare un kondenskompressor si ha bisogno di una bottiglie di PET da 1 o 2 litri e un contenitore sempre in PET da 5 litri. Il contenitore deve essere tagliato rimuovendone il fondo, mentre la bottiglia è da tagliare all'incirca a metà utilizzandone solo la parte inferiore.
La base della bottiglia è posizionata a terra piena d'acqua e deve essere coperta dal contenitore più grande, i due contenitori devono essere allineati per consentire di aprire il tappo del contenitore più grande e poter versare l'acqua nel contenitore più piccolo.
Entrambe le bottiglie devono essere collocate accanto alla pianta che ha bisogno di acqua, avendo cura di circondare la pianta e Kondenskompressor, con fieno, paglia o foglie secche in modo tale da mantenere il più possibile l'umidità del terreno.
Come funziona il gocciolamento solare?

La tecnica di gocciolamento solare funziona utilizzando l'energia del sole per far evaporare l'acqua. Quando i raggi del Sole impattano su Kondenskompressor, la temperatura dell'aria all'interno aumenta, creando un effetto serra, facendo sì che l'acqua contenuta nel serbatoio evapori, l'aria all'interno della campana si satura di condensa, le piccole gocce che si depositano alle pareti del contenitore diventano sempre più grandi fino a scivolare sul terreno, ricreando in piccola scala il ciclo naturale dell'acqua.
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23 commenti:

  1. Invito tutti coloro che hanno esperienza in merito a intervenire.

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    1. Buongiorno, sono un agricoltore parecchio atipico e questo sistema potrei facilmente applicarlo all'orto. Un dubbio però ce l'ho e riguarda la temperatura dell'acqua che cola dalla bottiglia grande direttamente nel terreno, prossimo alle radici. Per evaporare l'acqua raggiungerà una temperatura che temo mal si concigli con la pianta anche se prima di raggiungere le radici passerà attraverso paglia e terreno, anch'essi ben surriscaldati dall'effetto lente prodotto dal sistema. Qualcuno può confutare i dubbi esposti? Grazie

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  2. raccogliamo con piacere la sollecitazione di ... (non so, è u commento senza firma) e rilanciamo chiedendovi foto e commenti che pubblicheremo volentieri!!
    Grazie a tutti e intervenite!!

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  3. c'è la possibilità che l'irradiazione solare sulle bottiglie di PET faccia rilasciare nell'acqua condensata e quindi poi anche nel terreno qualche sostanza tossica proveniente dalla plastica?

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  4. Salve a tutti, anche io, insieme a dei miei amici, ci stavamo chiedendo la stessa cosa che chiede Laura Bongini. Noi operiamo come volontari in aree rurali del Senegal, e questa soluzione per l'irrigazione goccia a goccia ci sembra molto interessante... vorremmo però conoscere i rischi di rilascio di sostanze potenzialmente dannose. Sappiamo che in ogni caso sarà necessario un compromesso tra risparmiare acqua e usare plastiche, ma se possibile vorremo avere qualche info in più da chi ha già sperimentato questa tecnica. Grazie mille! Edoardo

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    1. Potreste usare bottiglie e contenitori di vetro, anche se più caro.

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  5. in teoria la plastica rilascia sostanze chimiche nell'acqua nei momenti di calore estremo, ad esempio mentre la si fora con un trapano, temperatura che la porta quasi allo scioglimento, se il semplice calore solare facesse sprigionare particelle dannose nell'acqua non dovremmo bere dalla plastica, i camion che trasportano bancali di cestelli d'acqua durante l'estate non sono refrigerati..... questa è la teoria, può essere che ci beviamo delle schifezze e non lo sappiamo.....

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  6. No, da tecnico del settore plastiche/gomme ti dico che è una possibilità remotissima per 3 fattori:
    1) la Bottiglia è per il 99.9% composta da polietilene, potrebbero essere presenti degli stabilizzanti, dei coloranti, che però non sono idrosolubili quindi quella minima percentuale "cadrebbe" sul terreno che farebbe da filtro;
    2) la temperatura limite del PET è circa 340°C, temperatura a cui il PET decompone. La fusione è un cambio di stato (da Solido a liquido); a 80/90°C /temperatura difficilmente raggiungibili con il solo sole, non c'è degradazione;
    3) Le formule della composizione di una bottiglia di plastica sono ormai le solite 4/5 ad appannaggio dei grandi produttori di plastica, formule che sono ormai approvate dai più grossi enti. Plastica che è poi stampata dai vari produttori di bottiglie. Prima di star male le piante dovremmo star male noi in massa.

    A mio personalissimo parere questa E' UNA SIGNORA IDEA, e se qualche capoccione ci pensasse bene si potrebbe coniugare un riutilizzo dei miliardi di bottiglie di plastica presenti al mondo, con qualcosa di ecosostenibile.

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    1. Grazie! Sei stato gentilissimo a voler condividere con noi la tua conoscenza, se vuoi siamo disponibili a pubblicare dei post più tecnici...ovviamente se ci dai una mano...Facci sapere e ancora grazie per le tue precisazioni!

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  7. Ciao a tutti. Al contrario di quanto si pensi il sole attraverso il PET FA solo bene all'acqua. invitó soprattutto gli amici In Senegal a conoscere questa enorme ma silenciosa rivuluzione In corso sulla potabilizzazione dell'acqua: Sodis.ch Vale la pena approfondire.....

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    1. Bravo Massimo! E grazie per il tuo link, avevamo parlato anche noi di un sistema/strategia simile, lo puoi vedere a questo link:
      https://ri-pet.blogspot.it/2010/12/design-for-poverty-rain-drops.html

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  8. La contaminazione da parte del materiale della bottiglia

    Ci sono state alcune preoccupazioni a proposito del fatto che i contenitori di plastica possono rilasciare componenti chimici o tossici nell'acqua, un processo forse accelerato dal calore. Lo "Swiss Federal Laboratories for Materials Testing and Research" ha esaminato la diffusione di DEHA e DEHP nell'acqua da bottiglie PET nuove e riutilizzate durante l'esposizione al sole. I livelli di concentrazione trovati nell'acqua a 60 °C dopo un'esposizione al sole di 17 ore erano molto più bassi delle linee guida della WHO per l'acqua potabile e con la stessa concentrazione dei DEHA e DEHP generalmente trovati nell'acqua di rubinetto di alta qualità.
    Inoltre sono state espresse preoccupazioni per l'utilizzo delle bottiglie PET dopo un report pubblicato da ricercatori dell'Università di Heidelberg sull'antimonio rilasciato dalle bottiglie PET per acqua minerale e analcolici immagazzinati per molti mesi nei supermercati. Comunque, le concentrazioni di antimonio trovate nelle bottiglie sono molto al di sotto delle linee guida del WHO[7] per le concentrazioni di antimonio nell'acqua potabile.[8][9][10][11][12] Inoltre, l'acqua del SODIS non è immagazzinata per periodi così estesi nelle bottiglie.

    Fonte: Wikipedia
    http://it.wikipedia.org/wiki/SODIS

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    1. ...quindi credo sia meglio evitare di bere o usare questo tipo di acqua!

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  9. Molto interessante come sistema,ancora meglio del classico impianto a goccia con timer...ma dove si possono trovare i boccioni da 5 lt. in pet? E poi,per un orto di 200mq (come il mio) quante bottiglie ci vorrebbero??? Stiamo parlando di farsi una bella scorta,ma proprio bella grande,per non parlare della paglia,ma pur sempre sistemi e metodi bio-sostenibili!Se qualcuno ha notizie su dove prendere i boccioni ad un buon prezzo sarebbe cosa gradita a tutti,credo.
    Grazie per le gentili info e buona giornata a tutti.
    Andrea

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    1. Ciao Andrea! Hai realizzato questo tipo di impianto? Ha funzionato? Facci sapere...Grazie

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    2. Io uso i contenitori di acqua demineralizzata per il ferro da stiro che sono di 5 LT anche per altri tipi di diluizioni (probiotici). Certo non ho ettari di terreno!

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  10. отлично, на любой свалке полно бутылок

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  11. i dentisti usano litri e litri di acqua distillata solitamente in bidoncini trasparenti da 5 litri, sono rettangolari ma la forma non penso sia importante... attendo dritte per la paglia... si potrebbe usare la segatura... andare a chiederne in falegnameria? sempre se la trovi una falegnameria... ci sono fabbriche che lavorano il legno togliendo la corteccia e siccome ne lavorano tanto la corteccia a pezzi la regalano...

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    1. Sei riuscita/o a realizzare il sitema? Hai avuto riscontri positivi? facci sapere, vogliamo esperienze vere e dirette...Grazie!

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  12. molto, molo intelligente.
    Come avere un auto che va ad umidità, altre solari, potremmo volare gratis, ma la politica uccide tutti gli Uomini che osano progettare mezzi che funzionano gratis. Molti inventori sono stati trovati impiccati o suicidi vari. Ma la verità è ben altra cosa. Siamo < non è una battuta> nelle mani di ROTHSCHILD, Lui 2 volte al giorno cambia a suo interesse il valore dell'oro. Sempre LUI decide la Borsa; specialmente quando deve fare investimenti molto forti... chissà quanti amici avrà fatto decapitare con la Borsa.

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    1. Hai ragione caro Roberto! Le politiche a breve scadenza rendono miopi!

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  13. Ciao francamente mi sembra un'idea balzana....non capisco quale vantaggio ci sarebbe rispetto, ad esempio, a versare nel terreno quella quantità di acqua che si metterebbe nella vaschetta interna e poi coprire con un telo pacciamante di plastica (non farei nemmeno questo, beninteso), infatti l'acqua che si va a condensare all'interno della campana è:
    - quella messa inizialmente nella vaschetta
    - quella che evaporerebbe naturalmente dal terreno, maggiorata dall'effetto serra della campana
    Allora meglio la semplice pacciamatura di paglia, foglie, etc...

    Grave svantaggio che vedo, l'aumento di temperatura al suolo, all'interno della campana: aumento estremo durante l'insolazione (50-60 gradi?) che sicuramente renderebbe impossibile la presenza di microfauna (artropodi, anellidi) e probabilmente un'alterazione della fauna microbica, con ricadute negative sulla fertilità del suolo.

    Alla lunga la plastica sicuramente tenderebbe a rilasciare frammenti più o meno grandi, o microscopici, nel suolo.

    Riguardo la possibilità che la plastica, riscaldata, rilasci sostanze nocive: a quanto leggo esiste evidenza addirittura di rilascio di sostanze genotossiche in test eseguiti utilizzando sia colonie di batteri (Salmonella), sia specie vegetali (Tradescantia e Alium cepa, la comune cipolla, sono due test molto usati)

    Articolo molto lungo e dettagliato, ma basta leggere l'ultimo paragrafo "Considerazioni tossicologiche sulle sostanze migranti."
    https://ilblogdellasci.wordpress.com/tag/ftalati/

    Articolo sulla mutagenicità delle acque contenute in PET esposta al sole, su piante di cipolle
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11271838
    Altri articoli su analoghi studi, comunque, non hanno evidenziato questi effetti

    Infine, sarà mica un belvedere, tutte quelle bottiglie in mezzo alle piante dell'orto...

    L'unico reale utilizzo credo potrebbe essere quello di sfruttare acqua inquinata per irrigare: i contaminanti restano (si spera tutti) nella vaschetta, al suolo va solo acqua distillata

    Buone coltivazioni...naturali! :-)

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    1. Se ho ben capito non devi ragionare sulla quantità totale di acqua immessa, ma sulla lentezza con la quale verrebbe dilazionata che permetterebbe di ridurre gli sprechi (tuttavia non conosco studi che avallino questa ipotesi, che per me è plausibile). In sostanza i vantaggi dovrebbero essere: 1) basso costo economico del materiale (si usa materiale di scarto); 2) automatizzazione senza costi aggiuntivi; 3) parziale autoregolazione in base alla necessità (più fa caldo più aumenta l'evaporazione).

      Per quanto riguarda l'efficienza sarei curioso di vedere come si paragona all'utilizzo di vasi di terracotta interrati (i quali sono sicuramente più costosi).

      I dubbi sull'inquinamento ce li ho anche io, non tanto sulle sostanze rilasciate nell'acqua (tanto ormai è una vita che bevo acqua in bottiglia :) ) ma il possibile impatto ambientale della generazione di microplastiche.

      Un ultimo appunto: il punto forte del sistema è il basso costo, ma mettendolo un attimo da parte si potrebbe pensare di utilizzare anche altri materiali se l'impatto ambientale è una preoccupazione; viene subito in mente il vetro visto che è trasparente e avrebbe la stessa efficacia del PET.

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