E' Antonio Diana, amministratore delegato della Erreplast, il vincitore del premio Ambientalista dell'anno 2010 intitolato a Luisa Minazzi, indetto da Legambiente e la rivista Nuova Ecologia.
Sembrerà strano ma in Campania, oltre alle numerose emergenze, esiste un imprenditoria che silenziosamente lavora, con la passione, l'intelligenza e la redditività richiesta dal mercato, creando innovazione e affronta la crisi nel modo giusto, la Erreplast ne è un grande esempio.
Sembrerà strano ma in Campania, oltre alle numerose emergenze, esiste un imprenditoria che silenziosamente lavora, con la passione, l'intelligenza e la redditività richiesta dal mercato, creando innovazione e affronta la crisi nel modo giusto, la Erreplast ne è un grande esempio.
L'azienda si occupa di recupero e trasformazione di contenitori di plastica, la maggior parte PET, proveniente per il 65% dalla raccolta locale, è stata fondata nel 1999 da Antonio e Nicola Diana e si trova nell'area industriale di Gricignano D'Aversa, insieme all'altra azienda, la Sri, Società recupero imballaggi, rappresentano la più grande piattaforma integrata di recupero e riciclo di plastica, con una capacità di trattamento di ottantamila tonnellate all'anno.
Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, il vincitore è stato scelto attraverso il voto popolare tra un gruppo di candidati selezionati preliminarmente dalla giuria di esperti presieduta da Alberto Fiorillo (portavoce Legambiente) e composta da Giuseppe Onufrio di Greenpeace, dalla giornalista tv Tessa Gelisio, da Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar, dal giornalista Toni Mira di Avvenire e dal presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
“E’ significativo (ha dichiarato Marco Fratoddi, direttore de La Nuova Ecologia) che nel mezzo dell’ennesima emergenza rifiuti in Campania, il voto popolare abbia premiato un imprenditore della green economy che ha contrapposto l’innovazione alla crisi e che ha realizzato il suo progetto senza compromessi, coniugando trasparenza e qualità ambientale, in un territorio difficile come quello campano”.
Ritengo molto significativo fare impresa a questi livelli in un territorio martoriato dalla camorra e dalla cattiva amministrazione, non sottostare al sistema dominante di corruzione e sottomissione produce attività libere e dinamiche, tanti auguri Erreplast! tanti auguri Campania!!
Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, il vincitore è stato scelto attraverso il voto popolare tra un gruppo di candidati selezionati preliminarmente dalla giuria di esperti presieduta da Alberto Fiorillo (portavoce Legambiente) e composta da Giuseppe Onufrio di Greenpeace, dalla giornalista tv Tessa Gelisio, da Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar, dal giornalista Toni Mira di Avvenire e dal presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
“E’ significativo (ha dichiarato Marco Fratoddi, direttore de La Nuova Ecologia) che nel mezzo dell’ennesima emergenza rifiuti in Campania, il voto popolare abbia premiato un imprenditore della green economy che ha contrapposto l’innovazione alla crisi e che ha realizzato il suo progetto senza compromessi, coniugando trasparenza e qualità ambientale, in un territorio difficile come quello campano”.
Ritengo molto significativo fare impresa a questi livelli in un territorio martoriato dalla camorra e dalla cattiva amministrazione, non sottostare al sistema dominante di corruzione e sottomissione produce attività libere e dinamiche, tanti auguri Erreplast! tanti auguri Campania!!
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