mercoledì 24 giugno 2009

PET e calcestruzzi

le ricerche sperimentali condotte all'Università di Palermo, Facoltà di Ingegneria, nelle persone di Salvatore Lo Presti e Enrico Martines hanno condotto ad un importante scoperta, la costituzione di un calcestruzzo leggero non strutturale impiegabile dove non sia richiesta una elevata resistenza meccanica e dove un alleggerimento permetterebbe di gravare molto meno sulle strutture, consentendo di ridurre le dimensioni delle stesse.
"L'aggregato in PET, di pezzatura leggermente maggiore da solo è molto adatto a riempimento di scavi e vuoti. Esso, infatti, risulta essere resistente, leggero, coibente, imputrescibile, invariabile nel tempo, con ottima resistenza alle distorsioni anche alle alte temperature vicine al suo punto di fusione; inoltre, se sottoposto a combustione, non emette gas tossici."
Proseguendo nelle ricerche il gruppo dell' Ing. Lo Presti ha messo a punto un solaio ecologico misto in calcestruzzo alleggerito con aggregato di polietilentereftalato e pignatte realizzate con lattine denominato con l'acronimo "PET - LAT"


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